La nostra biblioteca si presenta - ottobre 2017

Sezione Ikebana a cura di Maria Teresa Guglielmetti

Chirj Momiji*, il fascino dei colori autunnali
Questo numero di Soka è dedicato alle foglie autunnali cadute, un tema d’importanza fondamentale nella letteratura giapponese, nell’arte e nell’ikebana Ohara.




Sul fiume Tatsuta,
le radiose foglie sparse
fluttuano sospese.
Se l’attraverso, s’infrangerà
Il fastoso drappo di broccato?

(Anonimo, Kokin Waka shū)





L’ammirazione per i colori autunnali delle foglie è espressa già nel Man'yōshū, la più antica e vasta collezione poetica con versi composti tra la seconda metà del V secolo d.C. e la metà dell’VIII. Nel successivo Kokin Waka shū, compilato all’inizio del X ben due libri sono dedicati all’autunno e numerose liriche ci presentano gli alberi che trasmutano colore dal verde al giallo o al rosso acceso. In particolare il fiume Tatsuta con le foglie di acero galleggianti ha ispirato tanti artisti che lo hanno rappresentato nei dipinti, sulla porcellana, sugli oggetti di lacca e sui kimono; queste opere d’arte unite ai loro rimandi letterari sono diventate un topos dell’autunno che corrisponde al sentire profondo di ogni giapponese: quando la stagione si avvicina, la sfolgorante bellezza delle foglie autunnali (Momiji) riempie i cuori di fervida attesa come in primavera i teneri colori dei fiori di ciliegio (Sakura).

Paravento (Byobu), museo Idemitsu, Tokyo


Questa rappresentazione dell’autunno è parte di un paravento con scene delle quattro stagioni dipinte su fondo oro in epoca Muromachi (1393–1572). La bellezza dei colori e delle immagini non è solo fonte di godimento estetico, ma trasmette anche il profondo messaggio buddista di Mujo, tutto passa, nulla permane immutabile.










Piatto di porcellana di Imari, Museo MOA, Hakone

Questa porcellana Nabeshima (fine XVII secolo – inizio XVIII) prende il nome da un’importante famiglia di ceramisti le cui opere sono caratterizzate dall’uso di colori contrastanti e dalla disposizione della decorazione in una sola zona. La parte bianca mette in evidenza la decorazione e lascia spazio all’immaginazione dell’osservatore. Con un disegno molto ardito le foglie di acero sono rappresentate tra le onde del fiume.







Bottiglia per il sakè (Tokkuri), Museo comunale, Osaka

Periodo Edo (1603-1868). Un capolavoro in lacca nera e oro con un disegno molto delicato delle onde del fiume e delle foglie di acero. Nonostante il dipinto sia solo in oro, l’artista è stato in grado di farci sentire il colore delle foglie, mentre per il movimento dell’acqua ha sfruttato la forma della bottiglia scendendo dalla parte superiore verso destra.










Kimono a piccole maniche (Kosode), Museo Nazionale di Storia, Tokyo    


In questo Kosode del medio periodo Edo il disegno del movimento dell’acqua è intessuto, mentre l’acero è dipinto. Nella parte bassa le foglie cadute di colore rosso, verde e oro sono immerse nel movimento delle onde.












Ogata Kenzan (1663 – 1743), Piattini per piccoli antipasti, XVIII° sec., Museo ITSUOH, Ikeda City, Osaka

Ogni piattino di questa serie di sei dalla forma di foglia di acero presenta una decorazione unica.  Il colore è stato sovrapposto su una base bianca, che riproduce un movimento delle onde diverso per ogni pezzo. 






Sakura e Momiji svolgono un ruolo speciale per tutte le scuole d’ikebana, ma solo Unshin Ohara con la sua vasta cultura, unita all’amore per i paesaggi giapponesi, è riuscito a creare un ikebana che fa sentire la profonda poesia delle foglie di acero galleggianti. 

Paesaggio con foglie di acero cadute di Unshin a sinistra e del suo successore Koun a destra  


Le foglie rosse, che galleggiano sull’acqua, sono arrivate con la corrente del fiume dalla montagna dove hanno cambiato colore. Si è realizzata così nel piccolo spazio del vaso un’ampia scena d’autunno: la montagna profonda in alto, il paese più in basso. Le foglie hanno assunto il colore rosso e sono cadute a terra: attraverso la composizione noi sentiamo il trascorrere del tempo e il cambiamento della stagione, vediamo la terra e la corrente dell’acqua.

I paesaggi del fondatore e del figlio Koun sono i riferimenti per una tradizione consolidata, che costituisce la base degli ikebana Ohara denominati Yoshiki hon i, termine che significa: come all’origine.

Paesaggio Yoshiki hon i con foglie di acero cadute illustrata su Soka a scopo didattico come dimostra l’indicazione della posizione dei sostegni shippo.


Interpretazioni attuali della composizione Yoshiki hon i con foglie di acero cadute

  

* Chiri Momiji foglie autunnali cadute

Un sentito ringraziamento a Matsumoto Jun per la collaborazione nella stesura di alcune parti dell’articolo.