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FIORI, Natura e simbolo dal Seicento a Van Gogh 
Silvana Editore


Introduzione
Questo libro è in realtà il catalogo di una interessante mostra tenutasi a Forlì nel 2010: se l'avete mancata e siete interessati all'arte dei fiori vale senz'altro la pena sfogliarlo. 
Colpirà subito l'attenzione con la quale i curatori della mostra hanno selezionato prima, e recensito poi, le opere. 
Gli appassionati di arte floreale non possono prescindere da una conoscenza delle tematiche e delle raffigurazioni dei fiori da parte degli artisti delle diverse epoche. 
I fiori, infatti, sin dai tempi degli egizi e dei romani, hanno fatto parte della simbologia figurativa nell'arte: il volume in oggetto tralascia la storia antica e prende le mosse dagli autori barocchi, avendo come spunto il dipinto"Fiori in una fiasca impagliata", conservato nella pinacoteca di Forlì, raffigurato in copertina.

Carlo Dolci (1616-1687), vaso di fiori e bacile (particolare) - Giulio Carpioni(1631-1668), Allegoria dell'olfatto (particolare)
In breve
L'introduzione fa un excursus molto interessante sulla considerazione che le opere rappresentanti la natura e i fiori hanno avuto nelle epoche prese in considerazione dalla mostra, ovvero il 600, l'800 e il primo 900.
Così apprendiamo che nell'epoca barocca la "natura morta", e in particolare il genere floreale, lasciano la posizione di arte minore per divenire un genere di grande forza attrattiva per gli artisti del tempo. Caravaggio ci insegna che la vera abilità dell'artista sta nel rappresentare fedelmente la natura, siano esse figure che oggetti inanimati o fiori: ciò che conta è la qualità della pittura, non il soggetto rappresentato. Questa sua visione così moderna stenta però a farsi strada in un'epoca in cui la forza delle accademie detta una gerarchia dei generi, diversamente da quello che accade nei Paesi Bassi dove non vige una separazione così rigida. 
Nonostante la posizione caravaggesca, in Italia la pittura floreale continua, quindi, una sua via autonoma e di genere ancora nel 700 fino all'800 con le avanguardie che pongono i fiori tra "gli aspetti umili o addirittura insignificanti della natura e della vita quotidiana in una dimensione estetica inaspettata" affrancandoli definitivamente dalla gerarchia accademica. Analogamente è proprio nell'800 che l'amore per i fiori entra nella vita borghese e nelle case diventandone un arredo comune: per questo con gli impressionisti "i fiori che vediamo nei giardini o che ritroviamo immersi nei vasi delle nostre case" assumono "un'assoluta dignità pittorica... nel variegato contesto del naturalismo di fine secolo".
Questi diversi aspetti, nel 600 e l'800 in particolare, sono ben approfonditi nei due capitoli che precedono le foto del catalogo e, a seguire, il passaggio delle opere da un periodo all'altro è presentato con scritti critici di rilevante interesse. Il 700 purtroppo è invece praticamente assente sia come opere presenti che come critica. 
Ogni dipinto è affiancato da una nota critica e storica mentre la fine del volume è dedicato alla sezione della mostra che riguarda l'illustrazione scientifica tra 600 e 700 e ad un approfondimento sull'800 in Austria e in Francia.

Francesco Hayez (1791-1882), Ritratto della contessina Antonietta Negroni Prati Morosini - Francesco Hayez, Un vaso di fiori sulla finestra di un harem - Paul Gauguin (1848-1903), Rose e astri di Cina con spartito musicale

Lawrence Alma Tadema (1836-1912),  Tributo all'estate
Perché leggerlo
Questo catalogo risulta di grande interesse per chi desidera approfondire l'arte floreale occidentale: non a caso il quarto anno del corso di decorazione floreale della scuola SIAF è interamente dedicato allo studio della rappresentazione dei fiori nella storia e all'esecuzione di composizioni ad essa ispirate. Attraverso l'analisi delle opere del passato è possibile comprendere il gusto, le atmosfere, l'ambiente delle singole epoche. Questa conoscenza è di grande importanza per chi si avvicina all'arte floreale: si tratta di una sorta di bagaglio culturale imprescindibile per affrontare con piena coscienza e conoscenza la decorazione floreale di oggi.

Elena Segale