IL GIGLIO: purezza o sensualità?

Fiori appariscenti e profumo penetrante: queste caratteristiche accomunano piante di forme e colori diversi: vediamone alcune.

VARIETA' COLTIVATE DI GIGLI
Lilium candidum  -  Lilium longiflorum
Lilium candidum 
Stelo alto fino a 120 cm., fiori profumati raggruppati, di colore bianco puro. 
Periodo di fioritura: giugno.
Molto usato come fiore simbolico con un significato legato alla castità e verginità della Madonna e alla purezza di Cristo.
Lo ritroviamo nelle composizioni floreali ispirate alle opere pittoriche del '400 e '500.

Lilium longiflorum
Fiore molto elegante a campane grandi allungate di colore bianco puro.
Fioritura: giugno/luglio.
Viene usato sia nelle composizioni floreali classiche che in quelle moderne per la sua forma scultorea.

Altre varietà: giglio regale, giglio specioso, giglio tigrino, giglio a ombrella.

Lilium tigrinum (wiki commons)   -   Lilium regale (internet)
Testo Dedy Galli

IN NATURA - GIGLI SPONTANEI DELLA FLORA ITALIANA

Il vistoso giglio rosso (Giglio di Fuoco, Giglio di San Giovanni) è una specie europea; fiorisce sulle nostre montagne da maggio a luglio nelle radure erbose, al sole, da 500 a 1800m di quota. È un fiore protetto, la cui raccolta è vietata.

Lilium bulbiferum  -  Lilium martagon

Il giglio martagone (Turbante di Turco) è pure una specie protetta della nostra flora. Fiorisce in luglio.

Lilium carniolicum. Foto di Gianni Dose, Acta Plantarum

Giglio di Carniola, endemico di Friuli Venezia Giulia e Veneto. Specie protetta.

GIGLI: COLTIVIAMOLI IN VASO E IN GIARDINO


Ecco una pianta che possiamo far crescere anche in vaso, sul balcone, e ci gratificherà con una fioritura esplosiva e spesso molto profumata.
Quasi tutti i gigli crescono bene in vaso, in particolare gli ibridi asiatici come quello della foto, che hanno fiori grandi, ma raggiungono soltanto i 60 cm d’altezza; le specie più alte hanno bisogno di un sostegno.

Note di coltivazione
Piantiamo i gigli all’inizio dell’autunno in un vaso profondo, sistemando prima sul fondo un drenaggio di sassolini o cocci di circa 5 cm. Un bulbo grande (10-12 cm di diametro) si pianta da solo in un vaso di 20 cm; fino a 4 bulbi più piccoli (5-8 cm) si possono piantare in un vaso di 25 cm. Alcuni gigli odiano il terreno calcareo e vanno quindi piantati in terra per acidofile (es. Lilium auratum, Lilium speciosum). Il Giglio della Madonna (Lilium candidum), al contrario, preferisce il terreno calcareo. Tutti comunque necessitano di un fertilizzante alla piantagione.  Alcuni gigli, come gli ibridi asiatici, radicano solo dalla base del bulbo; altri invece (es. Lilium longiflorum, Lilium formosanum, Lilium lancifolium) producono radici anche dal fusto subito sopra il bulbo; questi gigli hanno bisogno di un contenitore più profondo e devono essere piantati a una profondità di circa 2 volte e mezzo l’altezza del bulbo. I bulbi che radicano solo dalla base, o quelli di cui non conosciamo il comportamento, si piantano a una profondità uguale all’altezza del bulbo. Il Lilium candidum, o Giglio della Madonna, va coperto solo con ca. 3 cm di suolo.
In estate, concimiamo ogni due settimane con un fertilizzante ricco di potassio, come il concime per pomodori.
Rinvaseremo in autunno quando le foglie seccheranno; lasceremo all’aperto in inverno, e proteggeremo dall’eccesso di pioggia sistemando i vasi contro un muro.

IN GIARDINO

La tradizione britannica della “bordura mista” consiglia di piantare i gigli più alti nella seconda fila (per coprire la parte bassa del loro stelo che si spoglia presto), accostandoli classicamente alle rose o a garofani o lavanda; quelli di dimensioni più ridotte stanno bene anche con Geranium o Alchemilla, badando soprattutto all’armonia dei colori. L’epoca di fioritura dei gigli varia molto a seconda delle specie, e va dalla metà di maggio ai primi di settembre.

Note di coltivazione. (Vedi anche sopra, parte “in vaso”).
Piantiamoli in terra, al sole, tenendo fra uno e l’altro una distanza pari a due volte il diametro del bulbo. Prolungheremo la fioritura se in quel periodo non faremo mancare l’acqua, innaffiando alla base della pianta.

Avversità
Lilioceris lilii - wiki commons
Il pericolo maggiore per i gigli, in vaso o in giardino, è un coleottero che si è specializzato nel nutrirsi di questa pianta: è la criocera del giglio, Lilioceris lilii, ed è molto bello e vistoso con il suo colore arancio lucido, ma provoca gravissimi danni alle foglie, agli steli e ai fiori, causando a volte la morte della pianta. La criocera depone le sue uova rossastre sulla pagina inferiore delle foglie; le larve che si sviluppano, mentre divorano per 24 giorni le foglie, si avvolgono nei propri escrementi per difendersi dai predatori e lordano così le piante, sfregiandole. Ci possono essere più cicli di riproduzione in un anno.
In autunno e in primavera questo insetto deve essere controllato con una raccolta manuale (si fa beffe degli insetticidi: è originario del Canada e non ha qui da noi nemici naturali).

Testo Nicoletta Fumagalli